Curiosità
Sant’Agata e San Silvestro
Un altro episodio lega invece, sant’Agata a San Silvestro, patrono di Troina, in provincia di Enna. La memoria di questo miracolo è impressa in una lapide sulla facciata di Sant’Agata la Vetere, che reca scritto: “In questo luogo san Silvestro basiliano venerò nel 1135 sant’Agata”. 1135, il che vuol dire appena qualche anno dopo il rientro delle reliquie della santa in città. Riporterebbero le cronache dell’epoca, infatti, che da Troina erano giunti a piedi sette monaci basiliani dal cenobio di San Michele Arcangelo per venerare le sacre spoglie. Fra questi, un giovano monaco, dopo aver adorato la santa, tornò al suo paese camminando come se volasse. Questo giovane pare fosse proprio San Silvestro, devotissimo alla Santuzza, al quale era stato però richiesto di rimanere al monastero. Sant’Agata, allora, gli concesse la grazia: secondo alcuni, di essere in due luoghi contemporaneamente; secondo altri, di aver fatto il tragitto in così breve tempo da esser trovato a Troina dai suoi confratelli di ritorno. I troinesi, memori di questo miracolo concesso al loro patrono, compiono tutt’ora il loro pellegrinaggio verso Catania, la mattina del tre, per omaggiare la patrona con rami d’alloro. E ancora un altro fatto lega questi due santi: nel momento in cui il fercolo in legno di Sant’Agata, scolpito nel 1554, venne sostituito da uno nuovo, questo venne donato dai catanesi ai troinesi per portare il loro San Silvestro in processione.