Curiosità

S. Agata Co-Patrona di Malta

Tutti sanno che sant’Agata è co-patrona di Malta. Forse per la vicinanza geografica (oppure, a detta dei fedeli – per la vicinanza nella preghiera) o forse per una partecipazione religiosa che oggi è un po’ lontana dai canoni, più semplici e informali, tanti maltesi sono da sempre ferventi devoti della Santa......

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La Tavola

Fin dalla sua origine la tavola si conserva a Cremona presso la chiesa di Sant'Agata. Essendo Sant'Agata ritenuta protettrice contro gli incendi, per secoli l'opera veniva esposta davati agli incendi che si verificavano in città e il 5 febbraio, in occasione della festa della santa, ....

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Il culto di Sant’Agata a Palermo

Prima del ritrovamento delle ossa di Santa Rosalia sul monte Pellegrino, nel 1624, evento che la fece proclamare patrona della città di Palermo, erano quattro le sante patrone della città: Sant’Agata, Santa Cristina, Santa Ninfa e Sant’Oliva, ma purtroppo la gran parte dei palermitani oggi ne ha perso memoria ...

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Porta di Sant'Agata Palermo

nasce in periodo normanno e il nome deriva dalla limitrofa Chiesa di Sant’Agata la Pedata, in onore di Sant’Agata. La porta ha subìto un recente restauro nel 1983 che l’ha resa più visibile anche grazie all’allargamento della piazza antistante. ...

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La festa di Sant'Agueda

La festa di Sant’Agata è meravigliosa e solo vivendola si riesce a cogliere la forza incredibile che sprigiona. Sembra che stia parlando un devoto catanese, con tanto di sacco e scuzzitta e invece, chi lo afferma è uno spagnolo, Manuel un giovane andaluso di Sorihuela del Guadalimar...

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Sant’Agata e San Silvestro

Un altro episodio lega invece, sant’Agata a San Silvestro, patrono di Troina, in provincia di Enna. La memoria di questo miracolo è impressa in una lapide sulla facciata di Sant’Agata la Vetere, che reca scritto: “In questo luogo san Silvestro basiliano venerò nel 1135 sant’Agata”. ...

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Sant'Agata a Fleri

Passò il 1942 con la guerra che infuriava su tutti i fronti, dalla Russia ai deserti africani, ma in Sicilia e Catania non succedette quasi niente e trascorsero anche velocemente i primi mesi del 1943, anno denso di avvenimenti...

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La Caduta del busto reliquiario dalla vara a spalla.
(Descrizione originale dell’accaduto 1553)

«Item nota qualiter in anno XIJa indictionis 1553 de mense febbruarii die IIIJ°mensis ejusdem, conduchendosi lu corpu di la gloriusa sancta Agatha circumcirca la cita di Cathania...

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La campana di Sant'Agata

Modifica Colonna Quando ancora era possibile camminare per le strade della città, incontrarsi, chiacchierare fra amici; quando, d’estate, si spalancavano finestre e balconi per accogliere in casa il gradito messaggio della brezza marina; quando, insomma, la vita a Catania scorreva tranquilla e il rumore non s’era fatto aggressivo come oggi, capitava spesso di udire...

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Primo probabile sepolcro Sant'Agata

Modifica Colonna Modifica Colonna CATANIA – Se ne vede appena uno spigolo, in uno dei cortili interni dell’ex convento del Carmine, eppure questa tomba di epoca romana, costruita in blocchi squadrati di pietra lavica, potrebbe essere la prima sepoltura di Sant’Agata....

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Testimonianze della grandezza di Sant'Agata

Secondo la tradizione, un anno dopo il martirio, l’Etna iniziò ad eruttare, mettendo così in pericolo la vita dei Catanesi. Questi, cristiani e non, accorsero al sepolcro della martire, presero il velo con cui era coperto il corpo e lo portarono incontro alla lava. Era il quinto giorno di febbraio, giorno dall’anniversario della morte di Agata, quando, si racconta, l’eruzione si arrestò...

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Notizie storiche intorno al Fercolo di S. Agata.

Il fercolo, o bara, nella quale si conducono con la statua e lo scrigno le sante reliquie di S. Agata, era in origine di legno, scolpita magistrevolmente in tutte le sue parti. Nel 1554 venne donata questa antica bara alla città di Troina per servirsene nel giro della statua di S. Silvestro, monaco basiliano di S. Michele, devotissimo in vita di S. Agata, e fu costruito, nel medesimo anno il nuovo fercolo....

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